ELISA MONTESSORI
Elisa Montessori nasce a Genova nel 1931, dice di essere da sempre un'artista, da quando da bambina disegnava sui vetri appannati della sua casa. Si laurea in scienze umanistiche nel 1953 presso l'Università La Sapienza, successivamente si forma a Roma come disegnatrice e pittrice presso lo studio di Mirko Basaldella, insieme al quale sperimenta nuove tecniche come il mosaico e l'oreficeria.
Una tappa fondamentale nella sua formazione artistica è l'incontro con la cultura orientale, dal quale nascerà la sua continua ricerca di fondere due mondi: la fertilità culturale dell'occidente e quella più segnica e nascosta dell'oriente.
Nel corso della sua vita ha continuato a produrre opere basate sul concetto di ACCUMULAZIONE e SOTTRAZIONE, dicendo egli stessa "Lavorare per me è il desiderio di eliminare". A partire dagli anni '50 Elisa Montessori fa uso di linguaggi e tendenze linguistiche diverse, senza mai assoggettarsi ad una tendenza. La sua storia è quella di costruzione di un linguaggio indipendente, forte, e al contempo un percorso di emancipazione femminile basato sulla libertà creativa e politica.
La sua pittura nasce dall'atto del guardare, rapportandosi al mondo in quanto corpo materiale, per poi passare ad una scrittura compulsiva, libera a tratti violenta, che riproduce ciò che non si vede con gli occhi ma ciò che si conosce. Una mano che sembra più un occhio che cattura le linee interne delle cose e le relazioni tra di esse. Elisa Montessori è interessata all'imperfezione, al casuale, all'irregolarità. Ogni sua opera cela l'imprevedibile, e testimonia un percorso tra vista e visione mentale, tra l'impalpabile e l'esistente.
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